Funghi e vipere, due mondi distanti, ma vicini

Funghi e vipere, due mondi distanti, ma vicini

Mentre ci avventuriamo nei boschi e nelle aree montane alla ricerca di funghi, è essenziale ricordare che siamo ospiti in un habitat ricco di altre specie, inclusi alcuni animali che possono spaventarsi e spaventarci, come le vipere. Questi rettili, spesso temuti dagli escursionisti e cercatori di funghi, meritano attenzione per la loro natura unica, per la loro rarità, ma anche per i rischi che possono farci correre nel caso le disturbiamo troppo!

Vipera aspis - Vipera comune
Vipera aspis, la specie più comune nel territorio della nostra Penisola.

Cosa sono le Vipere?

Le vipere sono rettili appartenenti alla famiglia dei Viperidae, noti per i loro denti veleniferi pieghevoli che usano per iniettare veleno durante il morso. Sono rettili ectotermi, il che significa che regolano la loro temperatura corporea attraverso le condizioni ambientali, spesso cercando il sole per scaldarsi e nascondendosi nell'ombra per raffreddarsi. Le vipere tendono a essere più attive durante i mesi più caldi, periodo in cui molti appassionati si avventurano nella raccolta di funghi. Prediligono ambienti come pietraie calde e assolate, margini dei corsi d'acqua, pagliai, e anfratti di baite diroccate. La loro presenza può essere più frequente in zone dove possono facilmente nascondersi e tendere agguati alle prede delle quali si nutrono, fra le quali vi sono arvicole e ghiri.

Il morso di Vipera

Un morso di vipera è generalmente evidenziato da due buchi profondi, quelli dei denti veleniferi, distanziati di 6, 8 o 10 millimetri, dolore localizzato e intenso, edema che si forma dopo circa 15 minuti, ecchimosi locali dopo 3 o 4 ore: da questi sintomi riconosciamo che l'animale che ci ha morso è una vipera e non, magari, uno dei tanti serpentelli innocui che popolano i nostri boschi. Altri sintomi possibili, che di solito insorgono entro 6 ore, sono sete, agitazione, dolori muscolari e articolari, vomito e diarrea. Sebbene il morso di vipera possa essere angosciante, è raro che sia fatale per un adulto sano, con circa il 20% dei morsi che risultano essere "secchi", ovvero senza iniezione di veleno. Tra l'altro, non saranno certamente le vipere ad avvicinarsi a noi: cerchiamo, quindi, di non mettere le mani sotto i sassi delle pietraie calde e assolate, specialmente in riva ai corsi d'acqua, nei pagliai, tra gli anfratti delle baite diroccate o in altri piccoli rifugi caldi dove questi animali a sangue freddo vanno spesso a riposare.

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Le vipere sono specie protette dalla legge italiana e da convenzioni internazionali, quindi ucciderle è illegale e dannoso per l'ecosistema. Se incontri una vipera, è importante mantenere la calma e la distanza, evitando di provocarla o di tentare di catturarla. Rispetta la loro presenza come parte essenziale della biodiversità.

E se vengo morso?

Il famoso siero antivipera, un tempo molto usato, non è più considerato una valida soluzione perché si è scoperto che può causare gravi reazioni allergiche. Se sei morso da una vipera, il primo passo è mantenere la calma per evitare l'accelerazione della circolazione del veleno. Disinfetta delicatamente la ferita senza premere. È cruciale immobilizzare la parte colpita e limitare i movimenti per minimizzare la diffusione del veleno. Evita rimedi casalinghi come l'incisione della ferita o il succhiamento del veleno, che possono peggiorare la situazione. Non applicare lacci emostatici, che possono causare danni ai tessuti. Evita l'assunzione di alcolici, che possono aumentare l'assorbimento del veleno. Non prendere farmaci antinfiammatori o aspirina. Mantieni la parte colpita al di sotto del livello del cuore se possibile e recati immediatamente al pronto soccorso più vicino. Mentre ti dirigi all'ospedale, cerca di rimanere il più tranquillo e immobile possibile. Questi passaggi aiuteranno a gestire l'incidente prima di ricevere assistenza medica qualificata.

Vipere nostrane

In Italia, la diversità delle vipere è rappresentata principalmente da quattro specie, ciascuna con caratteristiche distintive e, in alcuni casi, diverse sottospecie.

  1. Vipera aspis: questa specie è prevalentemente diffusa nell'Europa occidentale e si trova comunemente in Italia, specialmente in aree montane e collinari. Esistono diverse sottospecie di Vipera aspis, tra cui la Vipera aspis aspis e la Vipera aspis francisciredi, che si differenziano leggermente per colorazione e dimensione.
  2. Vipera berus: conosciuta anche come vipera comune, questa specie è la più diffusa in tutta Europa. In Italia, la Vipera berus si trova principalmente nelle regioni settentrionali e in alcune zone montuose. Non presenta sottospecie rilevanti in Italia, ma è noto che in altre parti del suo areale possono esistere variazioni regionali.
  3. Vipera ammodytes: nota come la vipera dal corno per la distintiva protuberanza sopra il naso, è una delle specie più facilmente riconoscibili. Predilige gli ambienti rocciosi e asciutti e si trova spesso lungo il confine nord-orientale dell'Italia.
  4. Vipera ursinii: questa vipera è notevolmente più piccola rispetto alle altre specie italiane e predilige gli habitat di alta montagna e praterie. Le sottospecie in Italia includono la Vipera ursinii ursinii e la Vipera ursinii macrops, che si distinguono per il loro areale e per alcuni tratti morfologici specifici.

La ricerca di funghi ci offre l'opportunità di immergerci nella natura e di apprezzarne la biodiversità. Tuttavia, è essenziale procedere con rispetto e prudenza, consapevoli delle altre creature con cui condividiamo questi spazi. Educare se stessi e altri su come coesistere pacificamente con la fauna locale, come le vipere, non solo protegge noi e i nostri amati animali ma preserva anche l'integrità dell'ecosistema che visitiamo.

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