VIDEO - Funghi, fra rugiada e radure aperte

VIDEO - Funghi, fra rugiada e radure aperte
Boletus edulis, ritrovamento ai margini di una radura boschiva in provincia di Aosta.

Durante la stagione estiva, particolari condizioni climatiche possono anticipare la crescita di diverse specie di funghi rispetto ad altre, influenzando specifici ambienti delle nostre località, sia alpine che appenniniche. In questo video, ci immergiamo nella scoperta di un fenomeno affascinante: la nascita dei funghi anche quando non piove, nelle radure aperte oltre i 1000 metri di altitudine, dove l'umidità notturna può elevarsi significativamente grazie alla formazione della rugiada. È curiosamente proprio nelle radure ai margini dei boschi in quota, che i funghi possono mostrare segni di vita anche quando le temperature esterne sono elevate. L'elemento determinante è una marcata escursione termica notturna, che favorisce la formazione della rugiada.

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Come si forma la rugiada? La rugiada si genera quando l'aria fredda notturna entra in contatto con il terreno ancora caldo dal sole diurno, condensando l'umidità presente nell'aria. Questo accade perché il raffreddamento dell'aria sopra un suolo che ha trattenuto il calore del giorno causa la condensazione del vapore acqueo, formando piccole gocce d'acqua sulle superfici fredde.

Queste aree di transizione, tra la radura aperta e il bosco, rappresentano luoghi ideali per le prime scoperte fungine dopo periodi prolungati di siccità. Il porcino comune, Boletus edulis, è una delle specie che può fare la sua comparsa in pochi esemplari anche in assenza di piogge recenti. Sebbene alcuni funghi possano comunque sempre accrescersi nei nei canaloni che si mantengono umidi e protetti, questo scenario "aperto" serve come esempio didattico per dimostrare come anche le zone apparentemente meno favorevoli possano ospitare le prime manifestazioni fungine della stagione.

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