Bollettino Funghi - 05 Agosto 2024

Bollettino Funghi - 05 Agosto 2024
Boletus aestivalis, protagonista ad inizio Luglio 2024 nei boschi Appenninici e Prealpini.
Benvenuti al nostro primo appuntamento con le osservazioni meteo e micologiche, dove analizziamo il clima delle ultime settimane e le previsioni future. Vi invitiamo a condividere le vostre osservazioni all'indirizzo e-mail funghi@3bmeteo.com Questo progetto ha l'obiettivo di monitorare lo sviluppo fungino in tutta la Penisola, senza limitarsi esclusivamente ai funghi commestibili. Potete consultare le previsioni di crescita fungina per le vostre località utilizzando la funzione di ricerca disponibile qui sotto.

Negli ultimi 20 giorni (15 Luglio-5 Agosto 2024), il quadro meteorologico in Italia ha mostrato una certa variabilità, con condizioni diverse a seconda delle regioni e delle quote altitudinali. La Penisola è stata interessata da una serie di perturbazioni che hanno portato piogge diffuse, particolarmente violente in alcune zone nel Nord e nelle regioni centrali, mentre il Sud ha vissuto un periodo di forte caldo e siccità, in particolare nelle regioni insulari, con qualche fenomeno piovoso alquanto localizzato. Le temperature, in linea generale, sono rimaste sopra la media stagionale, specialmente nelle regioni meridionali e nelle isole, mentre al Nord e in alcune aree interne si è assistito a un calo più marcato, soprattutto in concomitanza con le perturbazioni.

Tylopilus felleus, il boleto del fiele, indiscusso (e non commestibile) protagonista di questo mese di Luglio nei boschi prealpini ed alpini della nostra Penisola.

Nord Italia -osservazioni-

Le regioni settentrionali hanno vissuto un susseguirsi di fronti perturbati che hanno portato piogge abbondanti, specialmente sulle Alpi e Prealpi, ma anche in pianura. Le temperature sono state piuttosto variabili, con un periodo più freddo seguito da un leggero rialzo. Questo ha creato condizioni favorevoli per la crescita dei funghi verso la fine di giugno e nelle prime due settimane di luglio, grazie all'umidità costante del suolo e alle temperature moderate. Tuttavia, in alcune aree, l'eccessiva piovosità potrebbe aver causato ristagni d'acqua, che, uniti alle temperature più elevate dell'ultima settimana, hanno ostacolato la crescita micologica, favorendo invece lo sviluppo di marcescenze nei primordi delle specie in fase di crescita. Il rialzo termico e il clima generalmente stabile hanno vanificato in alcune regioni la possibilità di una buona crescita fungina; situazioni di modesto sviluppo micologico si sono riscontrate negli areali meno esposti al sole sopra i 1200 metri di quota, bene o male in tutte le regioni, dalla Valle d'Aosta al Piemonte, con una maggiore incidenza nel Trentino centrale. Tuttavia, tali buone condizioni sono state rallentate o frenate dalle temperature elevate e dai fenomeni ventosi, lasciando solo qualche areale più riparato (sia a nord-est, sia sulle Alpi centrali) dove si osserva una debole fruttificazione fungina. La presenza abbondante del boleto del fiele, l'amaro Tylopilus felleus, certifica di fatto queste condizioni, ancora non ideali per la crescita più abbondante dei porcini,

Centro Italia -osservazioni-

Nella prima decade di luglio, le regioni appenniniche del Centro Italia hanno beneficiato di precipitazioni piuttosto regolari, distribuite tra brevi episodi temporaleschi e piogge moderate, specialmente in Umbria e nelle zone interne di Toscana e Marche. Queste piogge, spesso accompagnate da un clima instabile, hanno contribuito a mantenere il terreno adeguatamente umido, creando un ambiente potenzialmente favorevole per la crescita dei funghi nei boschi di latifoglie e conifere. Le temperature sono rimaste inizialmente miti, con valori massimi che si sono mantenuti nella media stagionale, per poi iniziare una risalita graduale tra i 28°C e i 35°C, specialmente nelle zone pianeggianti e costiere. Questo aumento di temperatura, combinato con i fenomeni ventosi, ha portato a un'evaporazione più rapida dell'umidità superficiale, riducendo in parte le condizioni ottimali per la crescita micologica​ che di fatto si è limitata a pochi areali delle montagne centrali, terminando rapidamente con l'aumento delle temperature mediane e il calo netto dell'umidità notturna. Il porcino estivo (Boletus aestivalis) si è fatto trovare in diverse località appenniniche sino all'inizio della terza decade del mese di Luglio, per poi lasciare il posto al terreno "asciutto" in attesa di nuove perturbazioni; mentre ancora in questi giorni in diverse (ristrette) aree di Lazio e Umbria, si presentano sporadiche (localmente anche discrete) crescite di Boletus aereus, il porcino nero o "bronzino", unitamente a poche altre specie fungine.

Boletus aereus, porcino nero. Foto di Ottavio Caiolino.
Boletus aereus, il bronzino o porcino nero, che può comparire anche molto abbondante in estate, in seguito a buone precipitazioni, dalle zone pianeggianti sino alla media montagna.

Sud Italia e Isole -osservazioni-

Negli ultimi quindici giorni di luglio 2024, il Sud Italia e le isole maggiori hanno sperimentato un clima estremamente caldo e generalmente secco, caratterizzato da ondate di calore intense. Le temperature massime hanno spesso superato i 40°C, con picchi particolarmente elevati in Sardegna e Sicilia, dove sono stati registrati valori prossimi ai 45°C. Questo periodo è stato definito da un persistente anticiclone africano, che ha dominato l'intera area, mantenendo le condizioni climatiche stabili e molto calde​. Le precipitazioni sono state scarse e occasionali, limitate a brevi e isolati episodi di pioggia, principalmente nelle zone montane e collinari interne. Questo ha portato a un terreno particolarmente arido, influenzando negativamente la crescita dei funghi, che richiede un bilancio idrico più favorevole. Anche se alcune zone più elevate, come le aree montane della Calabria e della Sicilia, potrebbero aver beneficiato di una leggera umidità, in generale, le condizioni non sono state favorevoli per una buona fruttificazione micologica​, se non estremamente sporadica e limitata a specie amanti del clima asciutto, come alcune specie del genere Russula e particolari specie di Boletaceae. L'estrema calura e la mancanza di precipitazioni significative hanno reso queste regioni meno propizie alla produzione di funghi durante la seconda metà di luglio 2024. Solo le aree montane con esposizione nord-occidentale e qualche areale riparato hanno mantenuto condizioni leggermente più favorevoli, ma -come già anticipato- hanno visto crescite sporadiche di entità perlopiù amanti di climi siccitosi e d'interesse micologico, come ad esempio uno dei meravigliosi boleti a pori e carne gialla, Butyriboletus appendiculatus, osservato (raramente) in alcune stazioni del sud della Penisola in questi giorni.

Strobilomyces strobilaceus, foto di Nicolò Oppicelli
Strobilomyces strobilaceus, è una specie fungina -infrequente- che con la sua presenza condizioni del sottobosco in fase di rapida asciugatura. Non commestibile.

Previsioni per i prossimi 10 giorni (5-15/08)

Nord Italia

A partire dal 5 agosto, il Nord Italia sarà caratterizzato da un periodo di iniziale instabilità, con temporali che interesseranno principalmente le Alpi, le Prealpi e, occasionalmente, le pianure. Questo periodo temporalesco, che durerà fino al 7 agosto circa, sarà seguito da un progressivo miglioramento delle condizioni meteorologiche, con cieli più sereni e temperature moderate. Le piogge previste, insieme al ritorno di condizioni climatiche stabili, potrebbero creare condizioni favorevoli per la crescita dei funghi nelle aree montane che sono state interessate dai fenomeni temporaleschi tra il 28 e il 31 luglio. In queste località, questa umidità residuale, unita a temperature che si stabilizzeranno su valori più miti e tipici della stagione, potrebbe favorire la crescita fungina con qualche giorno d'anticipo, soprattutto nelle zone montane e prealpine. Si prevede che tale fruttificazione possa avviarsi già a partire dalla metà di agosto, con qualche località di Friuli, Trentino, alta Lombardia ed Alto Adige che potrebbe vedere un anticipo di qualche giorno; tuttavia, molto dipenderà dall'intensità e dalla durata delle piogge, nonché dalla capacità di mitigare l'evotraspirazione del suolo dovuta al caldo intenso degli ultimi giorni.

Centro Italia

Nel Centro Italia, il periodo dal 5 al 15 agosto 2024 sarà caratterizzato da condizioni meteorologiche variabili, con un'alternanza tra giornate soleggiate e momenti di instabilità atmosferica, soprattutto nelle aree interne. Nei primi giorni del periodo, si prevedono condizioni prevalentemente stabili e soleggiate su gran parte del Centro Italia, con temperature estive tipiche e massime che potrebbero raggiungere i 34-36°C, specialmente nelle aree pianeggianti e lungo i litorali tirrenici. Tuttavia, sulla dorsale appenninica, ci sarà la possibilità di sviluppo di nubi cumuliformi durante le ore pomeridiane, che potrebbero portare a brevi e isolati temporali, particolarmente nelle zone montuose di Umbria, Marche e Lazio. In questo periodo, un temporaneo cedimento dell'alta pressione potrebbe favorire un leggero aumento dell'instabilità atmosferica. Questo potrebbe tradursi in qualche temporale pomeridiano più diffuso, soprattutto nelle aree appenniniche e collinari interne, con temperature che rimarranno comunque elevate, ma con un possibile lieve calo nelle zone interessate dai fenomeni temporaleschi. A partire dall'11 agosto, si prevede un graduale miglioramento delle condizioni meteorologiche, con un ritorno a cieli sereni o poco nuvolosi e temperature stabili su valori estivi. L'anticiclone tornerà a dominare la scena, portando tempo stabile e caldo, ma senza eccessi, con temperature massime tra i 32°C e i 35°C. Le condizioni meteorologiche nel Centro Italia durante questo periodo non sembrano le migliori per una crescita micologica estesa. Solo le aree che riceveranno piogge, specialmente quelle più interne e montane, potrebbero beneficiare di un'umidità sufficiente per sostenere una discreta crescita fungina, soprattutto nelle faggete e abetine dell'Appennino Tosco-Emiliano, di specie più resilienti come Boletus aestivalis (porcino estivo) e Boletus edulis (porcino comune), il tutto però probabilmente a partire dalla seconda decade del mese e solo se si verificheranno ulteriori condizioni precipitative. Da tenere monitorati gli areali dove hanno imperversato fenomeni temporaleschi fra il 31 luglio e il 3 agosto 2024. Nelle aree pianeggianti e costiere, l'assenza di precipitazioni significative e le temperature elevate ridurranno drasticamente il potenziale per lo sviluppo fungino, fattore tuttavia in linea con la stagionalità pregressa.

Sud Italia e Isole

Tra il 5 e il 7 agosto, nelle regioni meridionali e sulle isole maggiori, si prevede una situazione di stabilità atmosferica, con temperature elevate che caratterizzeranno gran parte del periodo. In particolare, si prospetta un tempo generalmente soleggiato, con cieli prevalentemente sereni e qualche nuvolosità passeggera, principalmente lungo la dorsale appenninica. Nonostante una possibilità rovesci pomeridiani sulle aree interne della dorsale lucana e calabrese, non si prevedono fenomeni significativi in grado di incidere sostanzialmente sul clima secco e caldo che domina la regione. Le temperature si manterranno elevate, specie nelle aree interne di Sicilia e Sardegna; e in generale sino al 10-11 agosto il Sud Italia continuerà a sperimentare condizioni mediamente stabili e soleggiate, con un leggero calo delle temperature solo nelle aree più interne e montuose. L'evoluzione a lungo termine sembra offrire prospettive più interessanti dal punto di vista micologico, ma allo stato attuale, data la persistente assenza di precipitazioni rilevanti e le temperature elevate, le condizioni non risultano ancora favorevoli alla crescita dei funghi nelle regioni meridionali e sulle isole maggiori. L'umidità del suolo resta insufficiente a supportare lo sviluppo fungino, restringendo la possibilità di crescite nelle aree montuose e collinari di Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Pertanto, salvo condizioni microclimatiche particolarmente favorevoli in aree specifiche e localizzate, il potenziale per la crescita fungina durante questo periodo rimarrà ancora basso, aspettando nella seconda decade di Agosto novità più interessanti​.

In linea generale, considerando l'andamento meteorologico degli ultimi 15 giorni e le previsioni per i prossimi, si può affermare che le condizioni per una discreta e limitata crescita fungina sussisteranno principalmente nel Nord della Penisola, specialmente nelle zone alpine e subalpine. In queste aree, l'equilibrio tra umidità e temperatura potrebbe risultare favorevole per lo sviluppo micologico, sebbene non in maniera uniforme. Anche alcune fasce appenniniche del Centro Italia potrebbero vedere una fruttificazione limitata, specie nelle zone montuose che riceveranno precipitazioni. Nel Sud e nelle isole, invece, le condizioni climatiche e idrologiche rimangono preoccupanti. Il clima continua a essere troppo secco e caldo, con scarse precipitazioni, riducendo drasticamente il potenziale per una fiorente produzione micologica. In queste aree, la crescita fungina sarà probabilmente molto limitata, se non del tutto assente, a meno che non vi siano cambiamenti significativi nelle condizioni meteorologiche. Sarà fondamentale monitorare attentamente l'evoluzione delle condizioni meteorologiche nelle prossime settimane. Eventuali variazioni improvvise, come temporali o cali di temperatura, potrebbero influenzare rapidamente il potenziale fungino in diverse aree, alterando le attuali previsioni e creando opportunità per lo sviluppo micologico in regioni altrimenti sfavorite.

Prossimo aggiornamento previsto: 13-14 Agosto 2024.

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