AI e funghi? No, grazie!
Sempre più frequentemente, sui social media, compaiono messaggi che promettono previsioni dettagliate sulla crescita dei funghi, in particolare dei porcini, sfruttando l'intelligenza artificiale. Questi "oracoli magici" sostengono di poter prevedere la crescita dei funghi in specifiche aree, attirando un gran numero di utenti nelle zone dove si prevede una raccolta abbondante. Tali messaggi e metodologie, diventate di moda sul web ma con scarse basi, possono portare a un sovraffollamento delle aree di raccolta, attirando non solo appassionati rispettosi della natura, ma anche gruppi organizzati che mirano a raccolti abbondanti senza rispettare le regole e puntando esclusivamente al profitto economico. E purtroppo, l'emulazione sui social media sta alimentando pratiche scorrette, come la raccolta in riserve naturali; o durante le ore notturne o nei giorni di divieto, spesso con l'uso di mezzi non consentiti, compromettendo così l'equilibrio degli ecosistemi naturali.
Fortunatamente, se c'è qualcosa di davvero ancor poco prevedibile e ancor meno (ad oggi...) studiato, è la complessa interconnessione tra clima, vegetazione, microrganismi e sviluppo dei funghi. Come ben sottolineato dall'amico Angelo su FunghiMagazine, dietro a certe situazioni si celano spesso interessi economici, che vanno contro l'etica della raccolta sostenibile e accessibile a tutti. Va da sé che le varie e note formule previsionali e tabellari sui funghi presenti oggi sul web, come il presente sistema, sono frutto del lavoro di appassionati (Giancarlo, Michelangelo, Angelo), e mirano a fornire informazioni utili per comprendere le dinamiche della ricerca dei funghi, senza voler "ammassare" potenziali raccoglitori in una determinata località o regione, lasciando ai cercatori il gusto della ricerca personale e delle valutazioni soggettive (altrimenti, che gusto ci sarebbe?). Altroché aggiornare con una notifica sul cellulare prospettando ricchi raccolti (ricchi quanto, poi? La legge quadro prevede tre chilogrammi al giorno, a persona, ed in diverse regioni è ancora più restrittiva; tutto il resto sarebbe da considerare "fuori dai limiti di legge", poi su questo punto potremo sicuramente discuterne se il limite è restrittivo o meno...)
Il Bollettino Funghi di 3B Meteo è stato progettato per offrire un quadro orientativo generale sulla crescita fungina, supportando la ricerca scientifica e l'analisi comparativa dell'andamento della stagione in Italia. Basato su dati raccolti da oltre tremila stazioni meteo sparse in tutto il paese, questo strumento aiuta a sviluppare una comprensione più profonda delle condizioni ambientali che influenzano la crescita dei Funghi, tenendo conto delle variazioni climatiche e del loro impatto sulle diverse specie. È importante sottolineare che il sistema ha una validità particolare nello studio delle condizioni che influenzano lo sviluppo delle varie specie di funghi porcini presenti in Italia, aiutando a comprendere come i cambiamenti climatici dell'ultimo ventennio stiano influenzando la loro presenza, produttività e stagionalità. Esso è stato progettato per evitare intenzionalmente la segnalazione di luoghi specifici per la raccolta, preservando l'integrità degli habitat naturali; e per questo l'attenzione è rivolta a modelli e tendenze ampie, piuttosto che a dettagli localizzati. Le osservazioni offerte, frutto di anni di studio, sono integrate in un sistema che traccia un quadro complessivo della situazione fungina, evidenziandone le dinamiche generali; per chi poi desiderasse valutare informazioni più specifiche, il risultato dei nostri calcoli è sempre disponibile attraverso il sistema previsionale dedicato per località, con i doverosi limiti che possono derivare dalle differenti ecologie, dalla lettura dei modelli meteorologici predittivi a lungo termine. Questo approccio, basato su osservazioni scientifiche validate e su una profonda competenza micologica, rappresenta uno strumento orientativo per chi desidera comprendere meglio le interazioni del nostro clima con il complesso Regno dei Funghi, promuovendo al contempo un rapporto più rispettoso e consapevole con la natura e con il meteo che influenza la nostra quotidianità.